Elegante, sofisticato, cosmopolita… l’autentico cabaret di Parigi arriva in esclusiva a Milano dal 2 luglio.
L’autentico, l’unico, l’inimitabile Crazy Horse parigino arriva per la prima volta in Italia con Forever Crazy in esclusiva al Teatro Nuovo di Milano. La centralissima ed elegante sala milanese dal 2 luglio si cala nel sofisticato e folle clima del più avanguardistico dei cabaret parigini, quel Crazy Horse che è entrato nell’immaginario di diverse generazioni da quando venne fondato nel 1951 da Alain Bernardin nella capitale francese. La leggenda del Crazy Horse si è alimentata nel tempo anche oltre i confini francesi; il suo nome in Italia è ad esempio legato anche al ricordo di Rosa Fumetto, che fu prima ballerina dello spettacolo negli anni ’70. La sala milanese si rifarà letteralmente il trucco per accogliere i corpi perfetti e selezionatissimi secondo rigidi criteri estetici delle ballerine. Al posto delle consuete poltrone disposte a file infatti la configurazione estiva del teatro prevede 400 comodi posti a tavola per brindare con Champagne a questo evento esclusivo. Lo spettacolo Forever Crazy prevede la presentazione di una selezione dei numeri più famosi ed applauditi del Crazy Horse. Il pubblico potrà godere di uno spettacolo unico che diverte tanto la mente quanto l’occhio, uno show altamente tecnologico famoso per i giochi di luce e le videoproiezioni artistiche che letteralmente “vestono” le mitiche ballerine. Tra i numeri presentati trovano spazio il classico God Save Our Bereskin, numero coreografato da un tenente dell’esercito britannico, che apre dal 1989 tutte le serate del locale parigino, ma anche nuove creazioni firmate dal coreografo Philippe Decouflé tra cui anche Crisis? What Crisis! creato nel 2009. Dieci le ballerine in scena, vera élite della bellezza e della seduzione, dai nomi volutamente esotici e fantasiosi quali Loulou de Paris, Mina Velours, Lila Magnetic. Forever Crazy è uno spettacolo a metà tra l’arte e il divertimento, un caleidoscopio unico di bellezza, passione e precisione dove le ballerine impiegate nelle coreografie collettive sono soggette a rigide norme per far sì che appaiano il più possibile uguali l’una all’altra nell’aspetto. Le ragazze hanno rigorosamente la stessa altezza e le medesime “misure”. Lo spettacolo è il frutto della collaborazione di molti artisti internazionali che curano l’aspetto artistico e le coreografie. Grande importanza è data al fashion design, alle scarpe e ai costumi. Le musiche sono firmate da diversi autori tra i quali Mirwais, produttore di alcuni dischi di Madonna. (s.m.)