[Recensione] Charlie e La Fabbrica di Cioccolato

Charlie e La Fabbrica di Cioccolato

La Fabbrica di Cioccolato è un musical che racconta un sogno, quello del piccolo Charlie il protagonista dello show e che per questo fa sognare l’intera platea. Charlie vive di stenti ed abita con la mamma ed i quattro nonni in una piccola roulotte. Il vanto della cittadina che ospita questa strana famiglia è la presenza della mitica fabbrica di cioccolato Wonka, un cioccolato squisito di cui Charlie è golosissimo. Il signor Wonka, più che d’altri tempi è un uomo fuori dal tempo, un uomo che vive isolato nella sua fabbrica, un mondo incantato, sconosciuto a tutti, insieme agli Umpa Lumpa una combricola di piccoli folletti e gran lavoratori. Wonka, che è un uomo burbero ma in fondo in fondo una persona di cuore, ha aperto sotto mentite spoglie una piccola bottega in città dove vende le sue meravigliose tavolette cioccolato.

E’ qui che incontra e si affeziona a Charlie, il ragazzino che non può permettersi nemmeno una di quelle preziose tavolette e che può solo limitarsi ad ammirarle dalla vetrina e, al limite, ad annusarle di sfuggita quando la mamma lo manda a fare la misera spesa che la famiglia può permettersi. A Wonka, uomo dalle mille risorse, viene una incredibile idea, quella di mettere in palio cinque biglietti d’oro che valgono una visita esclusiva alla fabbrica; ma tra questi solo uno verrà decretato come il vincitore finale! Il concorso fa il giro del mondo e presto tra tutti i tantissimi golosi si diffonde il desiderio di conquistare l’agognato premio. Uno dopo l’altro i preziosi tagliandi vengono trovati qua e là nel globo: uno finisce nelle mani di un ingordo bimbo bavarese, un altro in quelle di una smorfiosa ragazzina russa dedita alla danza, un altro ancora viene trovato da un nerd  assorbito dai videogiochi ed il quarto da una ragazza che mastica gomme a ritmo di hip hop. Solo un ultimo biglietto resta da trovare ma il povero Charlie ha già giocato senza successo la sua chance, l’unica tavoletta che gli viene permessa nell’arco dell’anno il giorno del suo compleanno. *

Ma qualcosa accade, un po’ per volere di Wonka, un po’ per destino, e Charlie ha ancora un’opportunità che si rivela incredibilmente quella vincente. I cinque ragazzini si danno appuntamento davanti alla mitica fabbrica accompagnati dai rispettivi genitori. Sarà il nonno ad accompagnare Charlie, un uomo bloccato a letto da quarant’anni che improvvisamente ritrova le forze per alzarsi. All’interno della fabbrica è un susseguirsi di colpi di scena che hanno come sfondo un incredibile e fantastico mondo colorato fatto di dolciumi, un vero paradiso per i golosi. Uno dopo l’altro i concorrenti incappano in disgrazie grottesche in un viaggio ai confini dell’incredibile fino a lasciare in gioco il solo Charlie che risulterà il vincitore ed erede dello stesso Wonka alla guida della Fabbrica. E’ l’inesauribile immaginazione che fa di Charlie il predestinato, colui che potrà  continuare ad alimentare i sogni di piccoli e grandi golosi di tutto il mondo. Nel ruolo che sul grande schermo è stato di Johnny Depp e di Gene Wilder, spicca il bravo Christian Ginepro, ma tutta la compagnia è all’altezza di uno show allegro, colorato, dove vince il potere della fantasia. Le musiche sono eseguite dal vivo e la presenza dell’orchestra alimenta il pathos di un musical messo in scena in un luogo teatralmente atipico, ma perfetto al contesto della storia: la fabbrica del vapore di Milano.

La scena finale che vede Charlie insieme a Wonka salire su un ascensore che fluttua sulle prime file della platea, è memorabile. Lassù in alto, tra la fabbrica e il cielo, si rinnova il rito dell’immaginazione creativa e del passaggio di testimone. Finché  qualcuno sarà capace ancora di sognare, nulla sarà impossibile a questo mondo. Spettacolo “gustosissimo” consigliato a tutti, grandi e piccini.

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