Con le canzoni giuste Elodie è una grande interprete

Pubblicato il

Elodie è ormai una cantante di primo piano sul panorama musicale italiano. A confermarlo è la nona posizione rinvenuta all'ultima edizione del festival di Sanremo con la canzone "Due". L'artista romana congiuntamente alla partecipazione alla kermesse ligure ha pubblicato il suo quarto album "Ok. Respira" (leggi qui la recensione). Ma, facciamo un passo indietro. Il 17 febbraio 2017 Elodie Di Patrizi pubblicava il suo secondo capitolo discografico, "Tutta colpa mia", dopo avere esordito l'anno precedente con "Un'altra vita" (leggi qui la recensione). Nelle righe sottostanti la nostra recensione di "Tutta colpa mia".

Quando ha al suo servizio le canzoni giuste, Elodie sa essere una grande interprete, dimostra di avere tutte le carte in regola per inserirsi nella tradizione delle grandi voci femminili della musica italiana. Ce lo ha dimostrato con "Un'altra vita" e ce lo ha confermato con la sua partecipazione al Festival di Sanremo: la cantante si è presentata in gara con "Tutta colpa mia", una canzone dal sapore retrò, molto anni '60, ispirata a una storia personale che ha raccontato agli autori e che questi hanno saputo trasformare in un abitino che Elodie indossa alla perfezione, con passaggi convincenti e sentiti sul palco dell'Ariston.  "Tutta colpa mia" è anche il titolo del nuovo album della cantante, che esce a distanza di appena otto mesi dal disco d'esordio e dal secondo posto ad Amici.

L'album contiene 13 pezzi le cui lavorazioni hanno visto confermata la squadra che aveva affiancato Elodie nel precedente disco: a partire dalla produzione, dove ritroviamo Luca Mattioni e Emma, che è la sua mentore anche dopo la trasmissione TV. Insieme allo staff di Emma, la cantante ha cercato le sonorità che potessero accomunare le nuove canzoni con quelle del disco precedente ma che, al tempo stesso, potessero mostrare una crescita: la scelta è ricaduta su suoni che uniscono atmosfere anni '60 ad elementi tipici del new soul inglese, proprio come la canzone sanremese, con qualche strizzatina d'occhio al mondo dell'elettronica. I musicisti e gli autori sono appunto quelli che collaborano con Emma, nell'ultimo periodo: da Giovanni Caccamo a Zibba, passando per Alessandra Flora, Ermal Meta e Dario Faini, Giulia Ananìa e Amara,  Roberto Angelini (chitarrista, cantautore - storico collaboratore di Gazzé, Fabi e Silvestri e già in tour con la cantante salentina).

Gli episodi migliori del disco, quelli in cui Elodie conferma di essere un'interprete importante, sono quelli più acustici e in un certo senso "classici". "Giorni bellissimi", ad esempio, è una canzone che parla della paura di amare, di restare e di legarsi con una persona che Elodie interpreta con il giusto spessore. "La gelosia" è una canzone semplice che richiama la leggerezza di certe canzoni italiane degli anni '60, "La differenza" (tra i cui autori c'è anche Jack Jaselli e il suo chitarrisa Max Elli) ha un ritornello che funziona.

"La verità", il brano che chiude il disco, è quello più bello: parla di due persone che riconoscono che la loro storia è giunta al capolinea, che non c'è più amore e che forse, l'amore, non c'è mai stato o non ce n'è stato abbastanza. È la canzone in cui Elodie sembra ritrovarsi di più: lo si capisce dal modo in cui la interpreta, quasi sottovoce, in maniera intensa, con una punta di inquietudine. Quando ha al suo servizio le canzoni giuste, Elodie è davvero una grande interprete.


(Articolo originale su Rockol.it)

Acquista biglietti

Torna