Sanremo 2023, la Digos sente Amadeus per il ‘caso Blanco’

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Il direttore artistico e presentatore della scorsa edizione del Festival della Canzone Italiana è stato sentito dalla Digos a Milano lo scorso 24 aprile in merito alla distruzione degli arredi di scena da parte di Blanco sul palco del Teatro Ariston in occasione della prima serata del Sanremo 2023, lo scorso 7 febbraio: a riferirlo è l’agenzia ANSA, citando come fonte la Questura del capoluogo lombardo, che ha confermato la convocazione.

Secondo quanto trapelato Amadeus è stato sentito su delega della Procura della Repubblica di Imperia che indaga sul caso, come persona informata dei fatti. L'ipotesi di reato per l’artista è danneggiamento aggravato.

Il procedimento nei confronti del cantante è stato avviato dopo l'accoglimento - da parte della Procura della cittadina ligure - di un esposto presentato l’8 febbraio scorso da Codacons, dove - ha precisato l’associazione di consumatori in una nota - era presente da richiesta di “procedere in base all’art. 635 del codice penale secondo cui ‘Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni’, in relazione al danneggiamento della scenografia che ha determinato anche uno spreco di soldi pubblici”.

Il procedimento, tuttavia, potrebbe finire in un nulla di fatto nel caso l’allestimento scenico distrutto dal cantante durante quella che avrebbe dovuto essere l’esecuzione del singolo “L’isola delle rose” dovesse rivelarsi di proprietà del cantante o del suo entourage: come ha confermato a diverse testate Jessica Tua, l'imprenditrice sanremese chiamata a realizzare la scenografia per il set incriminato, la performance “era prevista: sapevo che sarebbe andata così, con quella performance, diciamo, artistica".


(Articolo originale su Rockol.it)

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